giovedì 25 giugno 2015

I Jobcommunity in movimento

Oggi intenso lavoro di formazione dell'equipe dei Job community. Abbiamo fatto il punto a proposito del lavoro territoriale nei Comuni del rhodense e con le reti locali di #oltreiperimetri.
Gino Mazzoli ci ha condotti a riflettere e a rielaborare le nostre esperienze sui diversi territori.
"Se i vulnerabili si vergognano a chiedere aiuto, servizi impostati come luoghi in cui si attende che l’utente vi si rivolga saranno sempre meno adeguati a intercettarli. Invece, occorre pensare a servizi mobili (lavoro di strada, centri di ascolto itineranti) in grado di incontrare le persone e i loro problemi in occasioni informali, non percepibili come assistenziali e terapeutiche, basate essenzialmente sul fronteggiamento di problemi quotidiani, apparentemente piccoli (il bilancio familiare, gli acquisti rateizzati, il modo con cui si fa la spesa, le vaccinazioni dei figli...) e sull’allestimento di occasioni di convivialità, perché possa ricostruirsi (o non disperdersi) quel tessuto di reciprocità di senso, in assenza del quale anche l’offerta di opportunità rischia di cadere nel vuoto".
"Costruire partecipazione nel tempo della vulnerabilità", p.20

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