venerdì 30 ottobre 2015

Il Volontariato che vuole ripensarsi

La scorsa settimana, giovedì 22 ottobre, si è   tenuto presso l'#OP cafè di Rho il primo incontro con alcune realtà del volontariato sociale.
Hanno preso parte ai lavori di riflessione del focus l'associazione "Il Delfino" di Vanzago che si occupa di disabilità, "Arcobaleno" operativa a Rho sempre sulla disabilità, la "Caritas" cittadina di Rho, l'associazione che si occupa di salute mentale "Incontrho", l'Avis e la Biblioteca popolare di Rho.
Il tema dell'incontro è stato il volontariato come forma di cittadinanza attiva, attraverso il quale si è voluto sondare la motivazione che porta le persone ad impegnarsi nel volontariato, ad analizzare se esiste una crisi del volontariato cercando, infine, di ipotizzare collaborazioni e strategie d'intervento migliorative.
Sono emerse letture e visioni molto interessanti rispetto alle motivazioni che hanno portato le persone ad impegnarsi in questo settore:
- sentirsi parte di un insieme
- sentire le cose di tutti anche come proprie, non di nessuno
- non avere paura della diversità e mettersi in gioco, anche se è difficile.
La riflessione è, poi, proseguita cercando di capire se esiste effettivamente una crisi del volontariato. Su questo aspetto le opinioni sono diverse. C'è chi non registra affatto questo problema nel terzo settore ma, anzi, riesce a fare anche autocritica ammettendo che spesso i nuovi ingressi nelle associazioni sono resi difficoltosi proprio da chi è già parte dell'organizzazione. C'è invece chi registra una scarsa partecipazione, una difficoltà e creare un ricambio generazionale nelle realtà in cui opera. In quest'ultimo caso sembrerebbe che la criticità maggiore è attribuibile al settore d'intervento (ad esempio sulla disabilità).
Ciò su cui tutti sono d'accordo è che esiste una crisi ma a livello culturale, una crisi riassumibile in un disequilibrio valoriale tra egoismo e altruismo, il senso di appartenere ad una comunità e di condividere anche le problematiche degli altri. Un tema pertinente al lavoro dell'equipe di #OltreiPerimetri. Sarà necessario poter approfondire questa tematica nel prossimo incontro, promuovendo la partecipazione anche ad altre realtà.

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